Chiedi agli esperti
Domande e risposte sul mondo degli archivi digitali.
- Quale formato è il migliore per le mie immagini digitalizzate?
Attualmente è consigliato il formato internazionale .TIFF per due motivi: sia perché garantisce che non ci sia perdita di informazione nella compressione/decompressione del dato,
sia perché per la conservazione nel tempo è bene che il formato sia libero e non proprietario, al fine di prevenirne l’obsolescenza.
- Per assicurarmi la fruibilità del dato nel tempo che cosa devo fare?
Assicurarti che il dato sia in formato libero e che la piattaforma che lo veicola sia anch’essa con una base open source.
Il formato libero, sebbene con il possibile inconveniente di non essere sempre aggiornato rispetto alle novità tecniche, garantisce di non ritrovarsi bloccati dalle decisioni del privato fornitore del servizio.
- Ho paura di perdere i miei dati. Quali sono le buone pratiche che posso attuare per ridurre questo rischio?
Per non perdere i propri dati è bene assicurarsi di ridondare i dati, ovvero di possedere un altro backup su almeno tre server differenti, posti in zone geograficamente differenti.
Così da limitare i possibili danni derivanti dall’insorgere di un problema su uno dei server.
- Che cosa vuol dire garantire l’interoperabilità?
L’interoperabilità è la possibilità di un software di interagire con altri sistemi informatici. Lo scopo è quello di rendere fattibile l’interazione, lo scambio e il riutilizzo di informazioni anche fra sistemi informativi differenti.
Nello specifico, parlando di piattaforme di archivi digitali, l’interoperabilità si concretizza nella possibilità di migrare il contenuto, sia tramite un’esportazione sia tramite un’importazione di dati.