Open Memories è un percorso di formazione e accompagnamento progettuale sulla gestione e valorizzazione degli archivi digitali a cura di Promemoria Group reso possibile grazie al contributo del bando Tocc – Capacity Building.
5 incontri online in diretta e 2 incontri in presenza a Torino calibrati sulle esigenze di un gruppo selezionato di partecipanti della filiera culturale e creativa, in cui affrontiamo temi quali il project management culturale, il processo di studio e di digitalizzazione, l’architettura dell’informazione, la comunicazione e promozione di un archivio.
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Highlights degli ultimi appuntamenti
- Riassunto di Open Memories
- Intervista a Giorgio Di Tullio
- Archiv.I.A. - Riassunto della giornata
- Intervista a Daniele De Angelis
- Intervista a Maurizio Romano
- Intervista ad Alessandro Alfier
- Intervista a Matthew L. Scullin
- Intervista a Gaspard De Massé
- Intervista a Elisa Storace
- Intervista a Marco Sammicheli
- Intervista a Giovanni Michetti
- Intervista a Danilo Craveia
- Intervista a Leonardo Musci
- Intervista a Emiliano Paoletti
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- Che cosa vuol dire garantire l’interoperabilità?
L’interoperabilità è la possibilità di un software di interagire con altri sistemi informatici. Lo scopo è quello di rendere fattibile l’interazione, lo scambio e il riutilizzo di informazioni anche fra sistemi informativi differenti.
Nello specifico, parlando di piattaforme di archivi digitali, l’interoperabilità si concretizza nella possibilità di migrare il contenuto, sia tramite un’esportazione sia tramite un’importazione di dati.
- Ho paura di perdere i miei dati. Quali sono le buone pratiche che posso attuare per ridurre questo rischio?
Per non perdere i propri dati è bene assicurarsi di ridondare i dati, ovvero di possedere un altro backup su almeno tre server differenti, posti in zone geograficamente differenti.
Così da limitare i possibili danni derivanti dall’insorgere di un problema su uno dei server.
Blog
Gli Editoriali di Memories #3 Fare senso, in senso buono
Oggi parliamo di un libro che abbiamo letto su consiglio del nostro Head of Technology. Si chiama “Sense Making – Organizzare il mare dell’informazione e creare valore con le persone” e l’ha scritto Luca Rosati.